venerdì 5 aprile 2024

Nessuna iniziazione - nessuna realizzazione: una sola consapevolezza


Allegoria notturna (monotipo 16 x 21)





Il problema sorge perché gli Arconti vollero creare l’uomo.


Con l’uomo ottennero un perfetto contenitore biopsichico, ovvero, uno straordinario luogo di incubazione.


L’uomo è la pervicace finzione di sé medesimo, una finzione modulata dentro un insieme energetico ideativo completamente illusorio.


L’uomo proprio quando ritiene di risvegliarsi in realtà sta azionando la propria botola interiore in cui è nascosta la discesa nella parte maggiormente fonda della Trappola Eonica (Trappola Demiurgica).


È la nostra stessa passione emancipatrice a determinare in noi il calor bianco trasmutativo generante il Falso IO evoluto.


Altrimenti l’uomo ordinario, il cosiddetto “ilico” i cui desideri rimangono rivolti alla sola materialità, costituisce una forma di “basso nutrimento” per le Entità.


Ma ogni “risvegliato”, desideroso di iniziarsi ai Misteri Divini, di partecipare alla Sublimità Celeste, senza volerlo determina sé stesso col divenire il vero incubatore dell’entità parassita (genero in me il nume divino: ma è un formidabile inganno).

 

La semplicissima e per nulla facile, riservata Disciplina Sensitiva occorre invece per disattivare in noi tale funzione incubatrice deposta nelle fondamenta costitutive del nostro essere.

 

Nessuna Iniziazione, 

Nessuna Aspirazione realizzativa dovrà sussistere nei nostri intenti. 

Ci basti sapere che la condizione di Sonno Dinamico è irrimediabile (o almeno al momento tale rimane)

 

Non si tratta di “risvegliarsi” quanto invece divenire consapevoli di stare sognando e che il cosiddetto “risveglio” coincide solo a travasare sé stessi dentro una differente simulazione. 

Sostenere che l’uomo nasce per evolvere significa amplificare l’Inganno Eonico.



Considero me stesso come un Vuoto a Perdere

sono un Vuoto Prodigioso, occasionalmente percosso da una determinata Intuizione così come la folgore scuote lo spazio del cielo.


Mio unico compito esistenziale è rendermi saldo e sovranamente indifferente alla finzione che sono,

sebbene sia ugualmente motivato a preservare il preminente mistero connesso al valore intuitivo, pertanto, ho cura di preservare e vigilare il Limen Interiore.


Niente vale quanto il saper onorare la propria presenza in questa inesplicabile simulazione-incanto energivoro che è l’esistenza terrena.

 

Poche regole:  

 

Onora te stesso

 

Agisci per onorare la tragicommedia in cui sei precipitato.

 

In questo essenziale Gioco al Massacro chiamato vita, l’uomo oscilla perennemente e penosamente tra gli estremi della salute e della malattia, tra la depressione e l’esaltazione, tra la monotonia e l’estasi. 

 

Tutto quaggiù si dissolve e si rinnova, ma non si disperde affatto l’inganno atavico: si tratta di prenderne atto con luminosa consapevolezza.