giovedì 4 aprile 2024

Quale regolarità iniziatica? (brevi annotazioni)

  

La cruenta contraffazione globale è tanto fitta e intricata da essere evidentissima la trama dell’inganno di sostegno alla presente Crisi Epocale.


È un solo pianificato Degrado Ingegnerizzato strategicamente promosso come necessario Valore Innovativo e Soluzione Emergenziale.  


WEF DAVOS - OMS: la più cupa ambizione di un dominio globale mai conseguito prima nella storia.


È il sopraggiunto confinamento dell’uomo dentro la perfetta ripetizione di un niente algebrico algoritmicamente prefissato: tale è il nucleo progettuale del cosiddetto Progresso: la dimensione Hi-tech costituisce una esemplare dissimulazione della magia (magia nera).




 




Una considerazione primaria sulla realtà invisibile:

Dalla Persia iranica e poi mandea e manichea, dalle religioni misteriche mediterranee fino alla dottrina gnostica e, in buona sostanza, dalle forme devozionali estatico-veggenti delle tradizioni di ogni continente rinveniamo una significativa convergenza d’indizi certi riguardanti di una continuata predazione energetica sottile che l’uomo subisce fin dai suoi primordi e di come tale avvenimento, benché invisibile, in realtà costituisca l’elemento cardine attorno cui ruota l’evolversi della manifestazione cosciente diffusa nella vita del Cosmo.


Dopo millenni di falsificazioni dottrinarie, considerando il grado di contraffazione raggiunto, sarebbe ormai il tempo per considerare cosa possiamo davvero intendere per "iniziazione regolare", peraltro, ogni sua aggiuntiva falsificazione nella storia (dal Rinascimento in poi) è infine deteriorata nell’eccellentissimo espediente strategico subliminale, che ha reso possibile una compiuta manipolazione sociale: è la conseguita mutazione involuta di ciò che fu Popolo trasformato in Società Massificata.


L’adesione all’inganno epocale, esemplarmente standardizzato con gli eventi rovinosi del 2001 e 2020, ce lo hanno estorto ad un livello subliminale ed ha funzionato e funziona tutt’ora.


Ci propongono continuamente i simboli di archetipi debitamente invertiti, variamente mimetizzati e confluiti nelle persuasioni della propaganda più avvilente regolata sulle misurate alternanze di terrori a basse forme seduttive: e funziona alla grande. 


La società massificata da il proprio assenso alle ragioni tecno-nichiliste-emergenziali: tutto ciò è talmente normalizzato che quasi da noia persino il pensarci.


L’iniziazione epocale oggi coincide ad un evento di ingegneria sociale, perfettamente incanalata nell’evento stregonesco hi-tech del 2001 e ulteriormente convalidata nel biennio 2020/2022: adesso la passività collettiva nei confronti dei riti oscuri hi-tech sta incubando il peggior incubo di ogni tempo.


 


“Gli angeli che hanno creato il mondo stabilirono “giuste azioni” per condurre l’uomo in schiavitù con tali precetti”
(Simon Mago)




In merito alle cosiddette Regolarità Iniziatiche, basti sapere che sono tutte riferibili a sapienti contraffazioni, in particolar modo ciò vale dal 1700 in poi.


Una considerazione a parte andrebbe riferita alle Iniziazioni inerenti i Misteri dei Mestieri, anch’esse oggetto di interferenze sottili ma non tanto corrotte come successivamente divenne la cosiddetta Massoneria speculativa.

Il valore certo del Mestiere costituiva di per sé un valido argine spirituale, che è stato disgregato dalla trasformazione (sostanziale pervertimento ideativo) dell’utensile in freddo dispositivo.

L’utensile costituì l’estensione sensibile dell’ideazione umana, il “congegno” o “dispositivo” implica la meccanizzazione della volontà, e nella sopraggiunta meccanizzazione della volontà è implicita la sistematica estinzione dell’ideazione poetica (Soluzione Finale).


Dalla seconda metà del secolo scorso il sopravanzare della dimensione industriale ed il conseguente infittimento degli agglomerati umani in società massificata ha pressoché del tutto estinto dal proprio riferimento immediato ogni concezione propriamente artigianale-poetica dell’esistenza;

sebbene, in occidente i primi indizi di una irrimediabile decadenza ideativa siano già riscontrabili agli albori dell’anno mille quando, in concomitanza con la fondazione stessa dell’Ordine Cistercense, (11° secolo) assistiamo all’ultima significativa reminiscenza di una determinata sapienza arcaica mirabilmente trasfusa nell’Arte Romanica.




In un certo senso, potremmo considerate l’Alto Medioevo come l’ultima e propriamente Felice estensione storica di una definita tensione spirituale mai più coralmente condivisa dall’uomo moderno e contemporaneo.


La comparsa dell’Ordine Cistercense, che si contrappose al già decaduto e massimamente corrotto Ordine Benedettino, (nato cinque secoli prima) costituisce una felice singolarità sapienziale germogliata internamente al tronco ferrigno del dogmatico cattolicesimo.

 L’Ordine Cistercense, da sempre malvisto da buona parte della gerarchia ecclesiastica, verrà soppresso poco prima dell’avvento dell’Età dei Lumi.

 

Ad ogni modo, in età moderna e contemporanea ogni presunta Regolarità Iniziatica Speculativa, sempre gerarchicamente stabilita, non importa chi ne siano stati i convinti promotori, ha sempre costituito una grave contraffazione mistica strenuamente difesa da chiunque sia rimasto spiritualmente invischiato in determinati vincoli suggestivi, prevalentemente basati sul sostanziale traviamento di una personale ambizione realizzativa; equivocata (più o meno in buona fede) come volontà di elevazione interiore.



Di “Regolare” c’è solo la personale competenza intuitiva ed ingenita in ognuno, ma non da chiunque realizzabile, e che consiste nel sapersi rendere intimamente forti e limpidi, immuni da ogni possibile forma d’interferenza.

 

“Regolare” è solo la nostra volontà di riconoscere il valore assoluto della semplice rettitudine: la ricerca della semplicissima Vir.


Ancora in troppo pochi riconosciamo l’azione certa di una grave interferenza sottile molteplicemente diramata, saltuariamente mitigata da una definita cura mistica di sé.


Il genio segreto che poté animare l’inquieta-felice ricerca ermetica, in molti, spesso ritenuti come i migliori della propria epoca, immancabilmente ha testimoniato la convinzione di dottrine rigorosamente ordinate da gerarchie celesti ed entità superiori verso cui l’adepto è tenuto a rivolgere continui riti e preghiere.


Fin dagli albori del tempo, antichissimi ed altissimi Numi e Angeli sono misteriosamente partecipi del nostro patire e gioire, segretamente e avidamente avvinti alla nostra sorte.

Entità cosiddette Superiori e tali poiché sovrasensibili trasmisero agli uomini una determinata forma di sapere e su tale trasmissione sapienziale è legittimata la rigorosa genealogia iniziatica al di fuori della quale non può esservi alcun credibile riferimento misterico.   

Noi rifiutiamo simili vincoli e patti sovrasensibili, tutti riferibili ad una sola inaudita manipolazione coscienziale.


Non importa quanto autorevole possa essere la provenienza di determinate convinzioni mistiche e misteriche, il principio dell’interferenza sottile implica sempre la necessità di mantenere inalterata la sempiterna predazione ancestrale, differentemente attuata lungo il corso dei millenni.


Non c’è alcuna sapienza misterica a cui riferirsi realmente, tranne che il confidare esclusivamente sulla personale volontà redentiva, essa è la significativa disciplina sensitiva del nostro abbaglio immedesimante; ciò che conta è riuscire ad opere in sé stessi nella migliore delle possibilità a nostra disposizione.

 

Ad esempio, possiamo comprendere di rinunciare alla piccola brama pertinente al nostro miserrimo io ordinario, ma qualora dovessimo accogliere la dottrina sacrificio eucaristico allegoricamente figurato nell’emblema dell’Agnello/Cristo, ritenendo sia legittimo il sacrificio cruento perché utile a redimere le più gravi e ancestrali colpe dell’uomo, è proprio con tale convincimento che vincoliamo il nostro animo ad un inestinguibile debito immateriale, amorevole disperazione, che è semenza stessa della prima menzogna demiurgica.


La cupa Eggregora Epocale s’ispessisce col Dolore Sacrificale, a nutrire le camaleontiche divinità parassite che accorrono ad appropriarsi di ogni nostro traviato fervore devozionale così come di ogni nostra ordinaria esaltazione emotivo-mentale pur svincolata da ogni fede trascendente.




  


Solo una ferrea volontà immaginativa, che è in nuce nel Mago, che ognuno nel profondo di sé potrebbe essere - ma che ancora non è - (nella parola mago trova dimora la radice della potenza agente) può riscattarci dalla condizione di ipnosi dinamica in cui siamo avvolti. 



Teniamo sempre bene a mente:

Uomo e Cosmo costituiscono l’eccezionalità di un unico Evento Misterico.

L’uomo è stato estratto da una Quintessenza Stellare, plasmata prodigiosamente da intelligenze preesistenti all’attuale Vortice Frattale ordinante l’assetto spazio-tempo.


Tali intelligenze preesistenti si avvalgono della nostra peculiare conformazione - la proto-immagine fondante l’ideazione uomo: veicolo sensibile e luogo prescelto per deporre una segreta incubazione.

 

Dai Miti originari della creazione apprendiamo che l’uomo è un deteriorabile grumo bio-psichico funzionale per incubare il singolare seme parassita di un’inesplicabile presenza accortamente nascosta nellevidenza formata


L’uomo è il portale vivente che comunica tra loro differenti dimensioni. 

L’uomo è saldamente aggiogato a Briglie o Stringhe Vibrazionali che lo vincolano alla Macina delle Ere


La nostra peculiare conformazione consente la sopravvivenza di camaleontiche Entità Parassite, che sono differenti manifestazioni di consapevolezza non individuata ma pur interna alla presente illusione concreta della realtà ordinaria.   

Ciò che troppo spesso è equivocato come regolare valore iniziatico è l’eccellente pretesto di una rovinosa sostituzione identitaria.



Essenziali regole iniziatiche regolari svincolate da ogni riferimento gerarchico: gerarchia equivale al simbolico vertice della piramide < una deleteria meraviglia = sostanziale inganno e oppressione spirituale e materiale.


Non devo ritenere di elevare me stesso.

Credendo di elevare me stesso cedo al formidabile inganno parassitario.


Nulla deve evolvere in me, tanto meno elevarsi.


Non devo cedere alla demoralizzazione.


Sono consapevole di essere nuovamente caduto dentro il tragicomico equivoco che è l’esistenza individuata nella presente dimensione.


Non devo generare in me nessun Nume, tantomeno aspirare a rendermi simile agli dèi (che sono una differente allegoria degli Arconti) sebbene sia fondamentale riguardare come essenza maggiormente preziosa una determinata intuizione dell’Oltre.

Qui prendo atto della mia condizione esistenziale, una condizione tragico-ridicola, riconoscendomi come Vortice Vorticante dentro altri Vortici.

Insieme di Vortici Immensi e al tempo stesso Infinitesimali.


Sono consapevole di vivere immerso dentro una sorta di incantesimo ripetitivo, dentro un Delirio Energetico armoniosamente replicato da una straordinaria Allucinazione Frattale di implacabile assetto energivoro: tale è il Cosmo Atroce/Armonioso...e questa è una evidenza.


In questo Oceano Primordiale, vuoto di orizzonti, mi dichiaro come un navigante di fortuna.

Sono uno dei tanti Odissei minori che dovranno oltrepassare i confini iridescenti stabiliti dall’ultimo riferimento simbolico.

Quale? non so. 

Sono disinteressato ma opero in me per essere ugualmente centrato ed altro in fondo non mi compete.