sabato 19 febbraio 2022

Autoritratto controluce - olio su tela 60 x 80 -

Nella forma rarefatta, la disciplina dell’animo si compatta attorno l’esiguo presame di coscienza, che vitalizza i motivi maggiormente incogniti di questa illusoria permanenza chiamata vita; (esistenza in controluce) o nostro fugace passaggio nella sovrana illusione che è il cosmo.

 

Una discesa agli inferi è la vita: risalire è l’impresa.

Questo affermarono

Gilgamesh

Orfeo

Ercole

Zalmoxis

Odisseo

Trofonio

Enea


Anagramma di Odisseo è Desioso, che vale l’essere pervaso dal desiderio: di cosa? della conoscenza: una segreta ambizione di conoscenza congiunta alla nostalgia del ritorno alla patria perduta. 

È la costante enigmatica di una screziatura patetica interna all’inquieto moto dell’animo, in cui la tensione poetica è compattata nell’individuazione emblematica di sé…chi sei? Nessuno.


Anagramma di Orfeo è Eforo, che vale il sopra guardare. Colui che sopraguarda, dimensionando la prospettiva drammatica e malinconica della sua facoltà lirica e visionaria, ma che non bastò a sottrarre dall’abisso la giustissima Euridice.


Anagramma di Ercole è Colere, equivalente al desueto modo di dire poetico con cui s’intende specificare il moto interiore di venerazione, di ammirazione, così come di tenere in gran pregio: cosa? l’impegno e la forza di cui sono simbolo le dodici fatiche.


In Trofonio, nel cui antro era proverbiale l’oscurità, si trova anagrammata la parola Fotoni.