lunedì 15 marzo 2021

Maternità - olio su tela 30x20







Tu guarda come il fiore alto del sole spacca il granito alle piramidi,

ma non il sogno che resiste ancora dentro il cuore segreto del poeta.

 

(Daniele Roncoroni: Frammento da le KALENDIPRIMAVERA Marzo 1960)

 

 

Ogni angoscia è “azione” orientata verso l’interno di sé stessi.

Sia essa dovuta ad un vincolo a noi esterno che da noi stessi autoimposto.

Solo nell’uomo la volontà di contrapporsi al destino assume un definito carattere tragico, tanto più l’intensità del volere ottiene ragione dei sentimenti contraddittori che variamente ne limitano l’azione. 

L’abisso attira l’animo disorientato, incapace di preavvertire l’infinità all’interno della predestinazione mortale.

Tragico è l’uomo che in forza del suo volere (volere fatalmente impotente) intende oltrepassare la propria finitudine.

Quanto più aumenta la forza determinante delle cose esteriori, la loro pressione coercitiva, tanto più il baricentro della lotta tragica si abbassa, ritirandosi all’interno dell’uomo; spiritualizzandone infine il senso del combattimento immateriale.

 

Lotta interiore, rivolta non contro creature fatte di carne e sangue ma: contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, come recita il noto passo della Lettera agli Efesini (6, 11-20).

 

La resistenza interiore di cui è capace l’animo – fino ad un determinato limite di sopportazione concesso dal suo provvisorio rivestimento materiale – diviene tanto più intensa e grandiosa quanto più tali potenze riescono a reclutare ogni forza esterna in opposizione, perfino le nostre stesse azioni, che attirate nel vortice del presente incubo innovativo ci si ritorcono contro con aumentata potenza suggestiva, annichilendo ogni ideazione ulteriore, aggravando la nostra drammatica insignificanza di fronte al sopraggiungere di queste forze; le più cupe che mai prima d’ora abbiano mosso un così fenomenale assalto all’animo: sicché, prima che noi svaniamo, la lotta dovrà necessariamente sprigionare una peculiare forma di resistenza capace della massima tensione spirituale.