domenica 9 agosto 2020

Autoritratto con teschio e clessidra - olio su tela 100x70

 

 

…costoro che sono volati via dalle catene del corpo come da una prigione, mentre la vostra, che nome vita, è in realtà una morte

 

(Cicerone: Somnium Scipionis)

 

 

 

L’animo, o più propriamente dovremmo dire lo spirito, è inesplicabilmente attirato nelle volute di questa dimensione agonizzante, della quale l’universo fisico costituisce la proiezione esteriore - fioritura ardente -

 

La forza universale che ci rilega al divenire, è puramente demoniaca ed estrinseca il suo potere attraverso la nostra vitalità, connessa emotivamente con la matrice illusoria della cosiddetta realtà, (matrice cangiante) che ci pone continuamente in balia di un complesso sistema distorsivo concentrico esplicantesi a differenti livelli dimensionali e corrispondente alla multiforme composizione del Cosmo stesso (illusione concreta).

 La nostra mente, per prima, assicura basilare solidità alla prigione dimensionale.

 È basilare la riconquista di una capacità di visione superiore, realizzata all’interno dello stato di fatto attuale, sebbene ciò non può in alcun modo essere evocata nella perduta linearità precedentemente offerta dalla Tradizione stessa.

 Il fondamento dell’identità, in ultimo, risiede oltre l’incanto, oltre ogni possibile estasi, sebbene tali circostanze siano di aiuto fondamentale, l'intuizione della sublime ingenuità primordiale è impossibile a essere chiarita se non attraverso una particolarissima disciplina dell'animo, categoricamente riflessa nel corpo esteriore stesso; poi, inevitabile, sopraggiunge la morte e il silenzio di ogni cosa.

L'intuizione della Salvezza riguarda la trasfigurazione dell’essere, il disvelamento dell'identità profondamente internata in noi stessi e che gravemente ricopriamo con più strati opacizzanti.

La rivelazione, peraltro, sarebbe pienamente conseguita solo al termine di un’esistenza terrena che abbia saputo interiorizzare in vita una determinata preparazione e aderenza ad una specifica disciplina.

 L’ideale poetico è sostenuto dalla disciplina, sebbene oggi dimostri d'essere declassato e confinato nelle rarefatte comprensioni di aspirazioni vaghe, o in capricci differiti alle fisime di un ego incontrollato, divenendo tale ideale quasi sinonimo di un deleterio smarrimento completamente estraneo alle dinamiche pratiche della vita quotidiana modernamente intesa, in realtà senza poesia (che è nucleo stesso della consapevolezza) non può esservi reale determinazione, o autentica presa di coscienza e né alcun principio di trasmutazione dell’io.